Chi di voi ha già avuto la fortuna di pedalare in Basilicata avrà capito che è una regione fatta apposta per il cicloturismo, la lentezza e l’avventura.

Già, la nostra regione è ancora un territorio poco conosciuto dal viaggiatore su 2 ruote e quasi sconosciuto ai tour operator internazionali specializzati in tour in bici. Per questo, ancora oggi, tutti i nostri clienti che l’hanno attraversata, da est a ovest e da nord a sud, hanno avuto la sensazione di essere stati tra i primi ad aver pedalato in Basilicata, vista la quasi assenza di traffico per chilometri di strade provinciali e comunali, la poca antropizzazione, il caloroso benvenuto che gli abitanti dei 131 comuni della regione riservano ad ogni viaggiatore che li onora del suo passaggio.

Per invogliarvi a scoprire la Basilicata pedalando, ecco 3 tour in bici che vi faranno conoscere la nostra regione in ogni suo aspetto.

Basilicata Coast to Coast: dalle suggestioni cinematografiche alle emozioni reali

Dei nostri tour in bici, Basilicata coast to coast è quello che, con il suo percorso e le sue tappe, rende ogni cicloturista felice della scelta fatta: questa esperienza su due ruote, infatti, attraversa territori tanto diversi e meravigliosi, dallo Jonio a Maratea, sul Tirreno, attraversando il Parco Nazionale del Pollino.

Noi lo proponiamo in versione breve ma intensa, con 4 pernottamenti e un bel po’ di chilometri da scalare. È un tour adatto a chi vuole trascorrere una vacanza breve ma attiva pedalando senza traffico e in tutta tranquillità. Si attraversano Valsinni, Terranova di Pollino, Viggianello, Rotonda, la ciclovia che porta al Lago Sirino. E poi Rivello e Trecchina prima di affacciarvi sull’incredibile vista del golfo di Policastro, su Maratea.

Il tour può essere percorso anche con le e-bike e, se avete una settimana o più giorni a disposizione, potreste farlo partire da Matera.

Boschi e calanchi nel cuore della Basilicata

Altro itinerario presente sul nostro sito è il tour Boschi e Calanchi, che da Matera porta sulle Dolomiti Lucane e termina sulle rive del Mar Jonio.

Si attraversa la valle del Bradano fino a raggiungere Tricarico da dove, dopo il valico di Cupolicchio (1097 m) si scende verso Campomaggiore per affrontare una discesa ricca di bellissimi tornanti che si affacciano sulla valle del Basento e Pietrapertosa: qui, nel paese più alto della Basilicata, un doppio pernottamento vi permetterà di recuperare energie ma anche di poter fare una breve camminata per raggiungere e scoprire Castelmezzano, dall’altra parte della valle.

Il giorno successivo si attraversa il bosco di Montepiano e si entra quasi subito nel territorio dei Calanchi. Il paesaggio cambia completamente nel giro di pochissimi chilometri. Pernottamento ad Aliano, ricco di storia e poesia, affacciato sulla valle del fiume Agri.

Si riparte con una pausa d’obbligo a Craco Vecchia, il paese fantasma, abbandonato negli anni ‘60 per una frana e ora visitabile con un percorso guidato che è quasi un viaggio nel tempo. Dopo una tappa al Teatro dei Calanchi si raggiunge un agriturismo vicino Montalbano Ionico per la cena e il pernottamento.

L’ultimo giorno si sale a Tursi, sulla Rabatana (rione di origini Arabe), si scala il santuario di Anglona e si raggiunge il lungomare di Policoro dopo aver attraversato campi di fragole e albicocche.

Dal Vulture all’Appennino Lucano passando per la bellissima Val d’Agri

Ma se volete osare e spingervi oltre, vi consigliamo un percorso che dal Vulture vi porterà nel Parco dell’Appenino Lucano, tra la Val d’Agri e il Lagonegrese, territorio che si affaccia sulla Valle del Noce e porta poi a Maratea.

Ossatura di questo itinerario sarà la strada statale 92 dell’Appennino Meridionale, una vecchia arteria che attraversava mezza regione e che oggi è una ciclovia naturale con un asfalto perfetto. Un itinerario che si avvicina molto all’antica Via Herculia, strada romana che collegava il Sannio con la Lucania.

Partenza da Venosa, antica città romana con castello e un parco archeologico, ma soprattutto la bella chiesa della Trinità, con tombe normanne e affreschi. Si attraversa il Vulture, ricco di vigneti di Aglianico, per raggiungere Melfi, con il suo Castello Normanno/Svevo (bellissimo il museo all’interno) e si fa tappa sui laghi di Monticchio (laghetti vulcanici a ridosso del Vulture, vulcano spento).

Si scende verso Potenza per poi risalire verso la valle del Melandro, con i bellissimi centri di Satriano, Sasso di Castalda e Sant’Angelo le Fratte. Un paio di giorni in questa valle vi permetterà di conoscere in anteprima quella che sarà il Cammino degli Uomini Liberi, un percorso di 100 km con una versione da percorrere in bicicletta, che nei prossimi mesi verrà tutto segnalato.

Lasciata la valle del Melandro si prende la SS92 da Pignola fino a raggiungere Laurenzana. Sosta nel centro di Montemurro, a pochi km dal Lago Pietra del Pertusillo, con la sua scuola di graffiti esposti un po’ in tutto il paese. Siamo in Val d’Agri, forse la più bella dell’intera regione ma troppo spesso snobbata dai visitatori. Attraversandola si scoprono l’area archeologica di Grumentum, altra città romana, e la bellissima Moliterno, patria del formaggio canestrato, dove merita una visita il MAM, una rete di musei diffusi all’interno di case e palazzi privati. Ora non vi resta che scalare il Monte Sirino con tappa al Lago Laudemio, a 1525 m di altitudine.

Arrivati sul Lago Sirino avrete due possibilità, utilizzando la ciclovia ricavata dalla vecchia ferrovia:

  • proseguire per Maratea, attraversando la valle del Noce;
  • risalire verso il massiccio del Pollino, terminando il vostro viaggio sul Piano Pedarreto, in territorio di Rotonda, a 1500 m slm.

Vi abbiamo fatto venire voglia di pedalare in Basilicata? Noi pensiamo di sì. Chi di voi sarà il primo a chiamarci? Per informazioni e prenotazioni, scrivete pure a info@bikebasilicata.it: siamo pronti a darvi tutto il supporto richiesto per il vostro tour in bici in Basilicata.

Nel frattempo, ecco una mappa dell’intero percorso:

Basilicata, paradiso nascosto per i cicloturisti

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